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25 maggio 2017 - Intervista a Gabriele Benedetti

Diamo il benvenuto al nuovo direttore tecnico della squadra femminile del Firenze c5, ex giocatore e allenatore di questa storica società, Gabriele Benedetti.

Un ruolo voluto fortemente dalla società che va a completare un mosaico importante e a dare un peso specifico alla squadra femminile.

L'arrivo in società e soprattutto come direttore tecnico ha dato allo staff e alle ragazze un valore aggiunto. Lo senti questo peso?

Ogni volta che mi rituffo nel calcio a 5 avverto il peso dell’aspettativa nei miei riguardi e delle responsabilità che mi attendono. Ciò avviene da quando, nel 1991, rimasi folgorato dalla pratica di questa disciplina. La famiglia Rosso e il Firenze C5, mi hanno concesso l’onore di giocare ad alti livelli, di allenare nel primo campionato Under 21 della storia di questa disciplina, di ottenere il patentino di allenatore. Il Firenze già all’inizio del 2000 mi aveva riaperto la porta, per allenare la prima squadra nella C regionale e nella B nazionale. Questa volta ritorno come dirigente competente del settore femminile e ne sono fiero. Qui ritrovo tanta passione e competenza e un bel gruppo di giocatrici brave oltreché appassionate. Non so quale sarà il mio valore aggiunto, poiché lo staff del femminile, guidato da Claudia Tarchiani e Silvia Borselli è collaudato alla perfezione. Ad ora, immaginare di regalare qualcosa in più a questo gruppo e a questo staff, mi sembra quasi azzardato. Farò però il possibile per essere di utilità e appoggio. Ve lo devo! In un ambiente, quello del futsal che ormai dimentica e fagocita le persone, dove la sincerità è dei nemici e gli amici son come le ombre che ti seguono fin quando c’è il sole, voi, insieme ad Affibbiato e alla Società tutta mi avete accolto e dunque sarò sempre in debito con voi

Di cosa ti occuperai principalmente?

Il ruolo prevede che io cerchi di consolidare la realtà femminile all’interno della Società. Il Firenze C5 tra l’altro, ha sempre avuto una rappresentativa femminile al suo interno, anche quando il campionato Figc, non esisteva. Dal canto mio, desidero ed ho avuto riscontro in merito, pari dignità per tutte le compagini che compongono il Firenze C5 e soprattutto per le squadre femminili. La mia è una riflessione di tipo culturale prima che sportiva. Troppe Società, aprono al femminile, per essere magari compiacenti col Comitato Regionale di turno, per poi disinteressarsene o comunque trarre maggiore soddisfazione per la squadra maschile di riferimento. Vedo questa passione comunque diffondersi e il mio auspicio è che per tecnici e dirigenti, ciò non sia solo un passaggio ma una convinzione di tipo culturale e non di opportunità. Al Firenze credo che il terreno sia fertile e io, se potrò, darò tutto me stesso

Sappiamo che ti stai già muovendo sul mercato coadiuvato da Borselli. Contento dello staff a disposizione?

Mi sto coordinando con Silvia Borselli per soddisfare le esigenze della Miss e del suo staff

Quali saranno gli Step che andrete a fare da qui a fine luglio?

Ogni lunedi, proseguiranno gli allenamenti della squadra e i colloqui con ogni giocatrice e la valutazione di alcune giovanissime .

Ancora non è partita nessuna campagna acquisti, ma quale obiettivo vi piacerebbe raggiungere?

La mia sensazione è che questo gruppo di giocatrici, possa regalare grandi gioie, sia per i mezzi tecnici che per il senso di appartenenza proprio di chi conta solo sull’attaccamento alla maglia. E poi, non vorrei mai stancarmi di sottolineare la qualità del lavoro dello staff tecnico, che io ritengo unico per la categoria.

Oltre ad occuparsi del femminile quale sono le mansioni all'interno della società?

Ad esser sincero Ivan Affibbiato mi ha dato carta bianca e lo ringrazio per questa fiducia incondizionata. Se il lavoro e il tempo a disposizione, lo consentiranno, mi piacerebbe esser di supporto anche al giovanile.

Come vede il futuro di questo sport in generale e del femminile?

Il Futsal è in grande crescita in termini di visibilità. Non so se ciò corrisponde al momento ad un'equivalente crescita sostanziale. Il femminile ha tutte le potenzialità per espandersi, devo però ancora capire però, quale sia la progettualita'. E per progettualita' intendo lo spazio dedicato ai vivai.

Che giocatrice le piacerebbe portare? Se non il nome almeno le caratteristiche principali che potrebbero servire per alzare l'asticella

Le giocatrici migliori ci sono già, è sufficiente che si decidano a sentirsi forti come le vedo io. È chiaro poi che, alcuni spazi saranno da colmare. Per me la giocatrice più forte è colei che ha voglia di superare se stessa, quella che si allena come una forsennata, quella che ha un sogno e non smette un momento di inseguirlo

Il talento da scrittore che tanto è stato apprezzato, potrà ancora essere espresso o per il momento aspetta?

È stata un'esperienza bellissima e inaspettata. Anche se con Anygiven Sunday tutto è finito troppo presto, non smetterò mai di ringraziarli, per la fiducia di affidarmi una rubrica tutta mia. Ho raccontato storie di protagoniste dell'Elite, che hanno mostrato una sensibilità e un'umilta', uniche. Mi hanno aperto la porta della loro infanzia, fino a farmi vedere la scintilla iniziale della loro passione per il futsal. Auguro a loro tutto il bene possibile.

Un saluto come solo lei sa fare a tutte le sue ragazze e al mondo del futsal femminile in genere..

Mah....io ho dato tutto me stesso per questo sport, ho avuto soddisfazioni ma anche molte delusioni, perché di fatto son rimasto una sorta di Peter Pan, alla continua ricerca dell'isola che non c'è. Molti si sono approfittati di questa mia ingenua passione. Ma non cambierei, perché solo inseguendo i sogni sviluppi la passione autentica. Jorge Valdano, a margine di un suo libro, scrisse; "Vorrei che coloro che mi hanno insegnato a sognare sapessero che io continuo a farlo. E che non ho intenzione di smettere."

Ecco, alle ragazze auspico ciò, di non smettere mai di sognare l'impossibile!

Grazie