A2; Firenze – Jasnagora 2-4, una partita da cui ripartire.

Ci sono sconfitte e sconfitte. Quelle senza appello che fanno male, quelle in cui puoi avere grossi rimpianti perché senti di averla buttata via, e infine le sconfitte a testa alta, con la consapevolezza di aver dato tutto, e che anche senza punti possono rappresentare non solo una crescita, ma anche un punto di partenza.

Lo Jasnagora è forte, e si sapeva. Partito non bene, ha saputo trovare il giusto passo (E a dire il vero poteva anche aspettare un altro paio di settimane, con tutto il rispetto…) proprio nelle ultime partite, e veniva a Firenze per proseguire nella striscia positiva. Niente aveva da regalarci e niente ci ha regalato, ma questa volta abbiamo venduta carissima la nostra biancorossa pelle.
A fare la differenza è stata, nella prima parte di gara, la fuoriclasse da Elite Veronica Privitera, alla quale sono bastati due minuti per confermarsi il pericolo pubblico numero uno, con un tiro terrificante da fuori area sul quale Giovannini non può davvero fare niente.
Ma la prima gioia dello Jasnagora dura ben poco, appena 47 secondi, infatti una ispiratissima Alice Sacchi sbarba il pallone a Lorrai, si fa metà campo e lascia partire un diagonale splendido che Radu può solo sfiorare; oltre a un grande goal questo pareggio è paradigmatico di un Firenze che non si arrende, che vuole rispondere subito agli schiaffi che prende, con orgoglio e coraggio.
E di schiaffi però ne prendiamo un altro a 14,27 dalla fine, sempre con Privitera che anticipa la nostra difesa avventandosi come un falco su una battuta d’angolo e calciando imparabilmente sul primo palo.
Lo Jasnagora cerca di chiuderla, attacca sempre con Privitera e l’altrettanto eccezionale Saraniti, ma Grancia, Iaquinandi, Mauro, Galluzzi e la solita splendida Giovannini tirano su un muro che regge ad assalti pesantissimi, e davanti Sacchi e Vitali cercano anche di creare occasioni da rete, alcune delle quali non sfruttate di un soffio, per quella poca cattiveria sotto porta che rimane forse l’aspetto sul quale i Mister e le ragazze devono lavorare di più. Ma sulla fase difensiva e di impostazione sono stati fatti passi da gigante, e nel primo tempo il pareggio sarebbe stato giusto, quasi sacrosanto, ma a 2’50 dalla fine Saraniti trova il Jolly con una finta ubriacante che disorienta la nostra difesa e battendo Giovannini in uscita disperata. Primo tempo che finisce dunque col punteggio di 1-3, assolutamente troppo severo anche se lo Jasnagora ovviamente non ha demeritato.
La parte iniziale del secondo tempo è stata quella in cui il Firenze è sembrato più in difficoltà, e nei minuti iniziali Giovannini ha dovuto compiere almeno tre interventi super per impedire la quarta segnatura, che però impietosa arriva con Saraniti che approfitta di un disimpegno errato e ha tutto il tempo di piazzare un pazzesco missile terra aria che va a insaccarsi nell’angolo alto.
Dopo questo goal lo Jasnagora ha scelto di controllare il match riducendo l’intensità elevatissima tenuta in campo fino a quel momento, sfruttando anche la stanchezza delle nostre ragazze stesse, ma in una situazione proibitiva il Firenze ha comunque saputo tenere il campo, ha provato a giocare e tenacia e costanza sono state premiate da un goal di Grancia che, servita da Sacchi, scocca un tiro da posizione molto defilata e trova la deviazione di Fanti che inganna Radu; 4-2 e goal tutto di Carolina, ciliegina sula torta di una partita fantastica, alla sua seconda marcatura in campionato. Purtroppo è uscita malconcia dal campo accusando un fastidio al ginocchio, e colgo l’occasione di augurarle una prontissima guarigione poichè Grancia è un elemento sempre più fondamentale per questa squadra.
Ma appena prima del goal c’è da rimarcare un altro bellissimo momento, quello dell’esordio assoluto della nostra giovanissima Noemi Bianchi. Giovannini è infatti uscita per qualche istante per sistemarsi meglio le protezioni alle mani e il suo posto è stato preso proprio da Noemi, che in quel brevissimo lasso di tempo non ha potuto dimostrare le sue qualità, ma ora possiamo dire a Noemi questo; ragazza, hai 14 anni compiuti da poco e hai già esordito in una prima squadra in A2…e non è da tutte, credimi.
Dopo il 4-2 le ragazze hanno provato fino alla fine a portare pericoli alla porta avversaria, non riuscendo però più a creare pericoli concreti, ma nemmeno a subire l’iniziativa avversaria; lo Jasnagora ci contiene ma non gli permettiamo di largheggiare, perchè fino all’ultimo siamo state squadra, siamo state gruppo e ci abbiamo creduto, dalle ragazze in campo ai mister, con Claudia giocoforza costretta a sedere dal suo piede acciaccato ma che sicuramente con lo spirito sarebbe entrata fin dentro in campo. E’ stata una partita piena di consapevolezze acquisite, una di quelle nelle quali si può legittimamente dire “Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”. E non ci saranno sempre top club come lo Jasnagora sul nostro cammino, avremo modo di crescere ancora in modo costante e inanellare risultati sempre più convincenti, e poi di iniziare a giocarsela alla pari con le migliori. Perché il giglio biancorosso può prendere freddo, può essere piegato dalla pioggia, ma il suo destino è di tornare a splendere.