A2: Letizia Giovannini blinda la porta del Firenze!!

Dal dizionario Treccani; Saracinesca, ovvero serramento metallico di sicurezza che serve a chiudere vani di porte, in particolare nei locali a piano stradale. Sinonimi; serranda e LETIZIA GIOVANNINI.

Bene, penso di avervi presentato per come merita il nostro nuovo estremo difensore proveniente dal Pelletterie, ovvero dall’Elite dove la squadra di Scandicci militava la scorsa stagione. Un portiere che a vederla dal vivo in allenamento mi ha fatto scoprire nuovi orizzonti futsalistici, movimenti visti rarissimamente in un anno intero di partite in A2, e dagli spalti del Palafilarete mi sono detto che veramente, dopo la travagliata situazione portieri dello scorso anno, per il reparto è arrivato il momento di trovare la sua definitiva identità.
Si, con persone come Letizia siamo legittimati a sognare in grande, impariamo a sognare tutti insieme con questo Firenze.
Ma adesso vi lascio alle parole della diretta interessata;

Ciao Letizia, benvenuta al Firenze!!Cosa ha convinto una top player come te a scegliere proprio il nostro progetto?


Ciao, troppo gentile. Sinceramente fin dalla prima chiacchierata con la società e lo staff tecnico mi hanno colpito il grande entusiasmo e la voglia di coinvolgermi nel progetto Firenze. Inoltre conosco bene Claudia Tarchiani, che mi ha allenata da giovanissima prima in rappresentativa Uisp e poi nella rappresentativa Figc e sono molto curiosa di lavorare con Daniele Scarpellini che è stato mio compagno al corso allenatori. Non ultima la possibilità di ritrovare alcune ragazze con cui ho già condiviso lo spogliatoio in passato.

L’anno scorso ti sei misurata contro le più grandi futsaliste della penisola, ma anche l’A2 è un campionato di grande qualità con eccellenze assolute; quali sono secondo te le differenze tra le due categorie?


La differenza principale sta nel ritmo e nell’ intensità del gioco. Inoltre tutte le squadre in serie A sono dotate di individualità in grado di risolvere le partite. In A2, categoria che ho già frequentato, spesso c’è una differenza tecnica importante tra le squadre che lottano per vincere e quelle in lotta per la salvezza.

Parlaci un po’ di te adesso; io ti ho vista allenarti e giocare e mi sei sembrata semplicemente da 10 in tutto, ma tu che saprai valutarti più obiettivamente quali pensi che siano le tue peculiarità e dove invece puoi ancora migliorare, anche con l’aiuto di Simone Caioni e di una veterana come Pamela Nannetti?


Non credo di essere da 10 in tutto, sicuramente ho dei pregi ma anche tante cose da migliorare. Penso che ogni stagione vada iniziata con la voglia di crescere, a prescindere dalla categoria in cui si è giocato e in cui si giocherà. Sono entusiasta di poter lavorare con Simone Caioni e di condividere la porta con Pamela Nannetti. Quando ho iniziato a giocare a 16 anni lei era già un nome importante e sarà occasione per conoscersi e confrontarsi.

Cosa vuoi dire infine ai tuoi nuovi tifosi, sperando di rivederli presto sugli spalti?


Intanto speriamo di poter riavere i nostri tifosi sugli spalti al più presto. L’unica cosa che posso dire è di seguirci perché faremo di tutto per farvi divertire.

Esatto, io vi ho detto che possiamo sognare, ma sognare divertendoci come dice Letizia, che queste ragazze insieme allo staff stanno lavorando per voi, per un giglio biancorosso da crescere con amore.