27 febbraio 01 - Firenze C5 - Alta Marca C5 2-2 (0-0)
SCANDICCI - Le partite di Coppa Italia hanno sempre una posta in palio altissima e, per questo motivo, non c'è da stupirsi se alla fine non risultano spettacolarissime e se terminano con risultati tirati, striminziti.
Tanto per non smentire quanto appena detto, il Firenze ha incasellato, con i veneti dell'Alta Marca, il terzo pari su tre partite in questa edizione 2001 del trofeo nazionale di categoria.
Un pari che non pregiudica assolutamente il passaggio del turno anche in considerazione del fatto che i trevigiani, negli ottavi di finale, hanno giocato la loro migliore partita fuori casa, ad Ancona, dove hanno vinto 5-3.
Ma vediamo come è andata.
Per buona parte del primo tempo, se non per tutto, le due squadre preferiscono non scoprirsi e studiarsi.
Il taccuino si arricchisce comunque delle azioni di Succi al 3° (la palla esce fuori vicino al secondo palo, alla sinistra del portiere) e, sul fronte opposto, di Calabretto che viene anticipato da Guasti non riuscendo così a sfruttare un lancio dalla propria metà campo.
Di nuovo Succi al 7°: il suo sinistro al volo termina fuori, sempre alla sinistra di Miccinilli. Ribatte l'Alta Marca e Furlan serve, dall'angolo sinistro, Favarato il quale spara fuori sul palo lontano.
Era il 12°. Solo due minuti dopo ben due occasioni in sequenza per Pieri e Lo Conte, ma il gol non arriva.
Non arriverà neppure al 16° quando lo stesso Lo Conte ci proverà da lontano tirando fuori dallo specchio della porta e neppure al 18° a causa del bel recupero di Pieri che anticipa Favarato, lesto a rubar palla a centrocampo.
Si comincia a capire che il Firenze tiene in mano le redini del gioco, ma che la supremazia instaurata è e resterà sterile finchè non si proverà a tirare più spesso e con più convinzione verso Miccinilli.
Mentre, dall'altra parte, è dura la vita degli attaccanti veneti con una difesa fiorentina, Buchetti su tutti, precisa negli interventi e nel recupero di palla.
Le occasioni continuano ad accumularsi al 20° con l'assist di Succi, sempre più il play-maker della squadra, a Mugnaini. L'azione dei due Mirko si spenge però col debole tiro del n°9 che è neutralizzato dal portiere.
Piano piano si arriva alla fine del tempo, ma c'è spazio anche per Calabretto e per il suo tiro dal limite in posizione centrale bloccato ancora una volta da Guasti.
La prima metà di gioco lascia l'impressione che i trevigiani giochino un calcetto più veloce dei gigliati, ma anche che quest'ultimi, con la migliore tecnica di Succi, Pieri, Lo Conte & Co. (peccato, quindi, per la squalifica di Matrisciano il quale avrebbe fatto davvero comodo), riescano comunque a procurarsi le migliori occasioni tirando, quelle non troppe volte che lo fanno, anche da posizione favorevole.
Non solo da lontano, quindi, come l'Alta Marca che, dal canto suo, non pressa affatto esageratamente ed avalla, in tal modo, il gioco del Firenze costruito con una circolazione non velocissima di palla.
L'equilibrio del primo tempo va comunque a farsi benedire un minuto dopo la ripresa del gioco allorchè Calabretto approfitta di un liscio di Succi per servire dalla sinistra Furlan che, appostato sul secondo palo, devia in rete per lo 0-1 parziale.
Il gol subìto scuote per davvero il Firenze. Già al 2° Landi serve Buchetti che, nei pressi del secondo palo, calcia però fuori, ma non si deve aspettare molto per il pari, firmato da Succi con un sinistro meraviglioso, all'incrocio dei pali, scoccato dalla fascia di sinistra.
E' il momento migliore dei padroni di casa che sembrano poter disporre degli avversari.
Ancora l'asse Landi-Buchetti in opera al 5° in un'azione fotocopia di quella di tre minuti prima. La palla finirà sopra la traversa.
Finisce in gol, invece, al termine di una strepitosa triangolazione, sulla sinistra, tra Pieri e Succi. Nel ruolino dei marcatori ci va il primo grazie al suo precisissimo destro sul secondo palo.
Al 7° il Firenze è dunque in vantaggio, ma continua ad attaccare; così Pieri prima e Succi poi si fanno respingere i rispettivi tiri, entrambi durante il 10° minuto di gioco della ripresa.
Non sta però a guardare neppure l'Alta Marca che, al 12°, manda al tiro da breve distanza Mondin, ottenendo però solo un corner.
Va meglio a Calabretto quattro minuti dopo. Il lungo lancio dalla metà campo dei veneti è preciso per la nuca del n°2 trevigiano il quale, spalle alla porta, inventa un pallonetto che, complice Guasti fuori dai pali, si trasforma nel 2-2 definitivo.
Botta dura da digerire per i padroni di casa che però non si demoralizzano e cercano un nuovo vantaggio.
E lo potrebbero trovare subito, già al 17°, se avessero un po' più di fortuna. L'azione parte da un tiro di Landi, deviato, sul quale si fiondano Fabbri, respinto a sua volta, e Succi che, davanti alla porta, serve Mugnaini che però non inquadra lo specchio.
La difesa più aggressiva del Firenze dà i suoi frutti e Succi può gestire più palloni. Tuttavia, alla relativa facilità con cui i toscani riescono a giungere davanti al portiere non corrisponde altrettanta precisione al tiro.
Fatale potrebbe diventare, per questa ragione, il contropiede degli uomini di Mastrogiovanni, pericolosi anche da lontano, come al 22° con Calabretto bloccato a terra da Guasti.
Alla fine la grande spinta dei biancorossi si estingue e l'Alta Marca può salire un po', subendo ancora, prima del triplice fischio, solo il contropiede, al 25°, di Landi che, al termine della sua sfuriata sulla sinistra avrà guadagnato solo un angolo.
E' questo, a parte il giallo a Favarato per fallo su Succi al 27°, l'ultimo evento da segnalare in questo incontro che, ancora una volta (strana abitudine presa di recente dal Firenze), non vede nessuna squadra calciare alcun tiro libero.
Per fortuna, visto quel che si dice del croato Lazendic, ieri sotto tono.
Qualificazione, come detto, sicuramente ancora alla portata di entrambe le squadre.
Martedì a Montebelluna (sperando che recuperi anche Garbin, fuori per quasi tutta la partita già venerdì scorso per guai muscolari) il Firenze dovrà scendere in campo conscio che non sarà la stessa partita di Reggio Emilia, avendo di fronte una bella squadra che gioca e lascia giocare di più di quella affrontata negli ottavi.
Certo, la stanchezza, dovuta al fittissimo calendario, potrà farsi sentire, ma progressi sul piano del gioco si sono visti sia a Grosseto che nella gara di ieri.
Arrivasse anche un po' di cattiveria e di fortuna sotto porta...[MG]
 
Marcatori: 31° Furlan(A); 33° Succi(F); 37° Pieri(F); 46° Calabretto(A)
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