16 marzo 01 - Firenze C5 - Sorms S.Mauro 3-3 (1-2)
SCANDICCI - Dopo la pesante (per come è venuta) sconfitta di martedì scorso con il Prodotec, con Ivan Fontanti squalificato che si aggiunge, tra gli assenti, agli ancora infortunati Garbin e Buchetti, i biancorossi del Firenze tornano al palasport di Scandicci con l'intento di interrompere una lunga serie di prestazioni non brillanti e, soprattutto, di fare i tre punti, notoriamente la medicina migliore per le squadre in crisi.
L'avversario è la Polisportiva Sorms di San Mauro, squadra di medio-alta classifica e comunque da prendere con le dovute attenzioni.
Gli ospiti partono, infatti, benissimo e dopo solo quattro minuti si ritrovano in vantaggio con Pelitti, lesto ad anticipare Masi (in uno dei pochi errori di una partita assolutamente positiva per lui) a metà campo e ad involarsi verso Caponi, rendendo poi inutile sia l'uscita di quest'ultimo che il disperato recupero di Landi.
Non poteva, per il Firenze, iniziare peggio, ma lo svantaggio arriva troppo presto per mutare la partita. Così i gigliati continuano a confezionare azioni prolungate, con sufficientemente rapida circolazione di palla ed in sostanza fanno la partita.
Col Sorms che accetta quest'andatura al piccolo trotto per poi prodursi in repentini capovolgimenti di fronte oppure in tiri da lontano sulle azioni più manovrate.
Quanto alle occasioni da gol si parte con un'azione di squadra al 10° che, grazie ad una circolazione di palla sempre di prima, smarca Succi in posizione centrale dal limite dell'area: il tiro è insidioso, ma Lavacchi riesce a deviare sopra la traversa.
Un minuto dopo Masi, dal fondo della fascia destra, prova a mettere la palla al centro; sul passaggio interviene Baldacci per servire il proprio portiere, ma ci arriva prima Lo Conte che, davanti alla linea di porta, non può sbagliare riportando così il risultato in parità.
La rimonta potrebbe dirsi completa se, ancora un minuto più tardi, l'ulteriore azione Masi-Lo Conte e la conclusione del capitano fiorentino non terminassero con il provvidenziale intervento sulla linea di Tilesi.
L'incontro però non decolla e si deve aspettare il 16° per registrare un nuovo pericolo, stavolta corso dal Firenze, grazie al tiro da lontano di Pelitti che sfiora il palo alla sinistra di Caponi e si infrange a fondo campo.
Rispondono, al 18°, i padroni di casa con il bel traversone di Succi sul quale, al volo, interviene Pieri non centrando, però, la porta.
Allora ci prova anche Rossi che, a sei minuti dal termine del tempo, prova a smarcarsi davanti al portiere non riuscendo però ad agganciare il successivo lancio dalle retrovie.
Si giunge quindi al 27° ed allo scambio tra lo stesso Rossi e Succi che prova ancora una volta il tiro dalla sinistra. Ne esce fuori un angolo sugli sviluppi del quale Caristia, appena entrato, non riesce a deviare a portiere ormai battuto.
E, come tradizione vuole, al gol sbagliato segue quello subìto: è doppietta personale per Pelitti che finta due avversari, si accentra e lascia partire un bolide, da dieci metri circa, che va ad infilarsi nell'angolino alla destra di Caponi.
Sotto di nuovo il Firenze non si scompone, anche perchè la situazione falli (5-1) non permette di scoprirsi troppo.
Vanno segnalate comunque le occasioni per Caristia, lanciato da lontano da Succi, ma che sbaglia il tiro al volo dalla sinistra e, al secondo minuto di recupero, per Landi che, imbeccato dal solito Succi, non riesce, in corsa, a stoppare la palla che, solo davanti a Lavacchi, avrebbe potuto essere quella del pareggio: la sfera finisce a fondo campo e le squadre negli spogliatoi.
Nel secondo tempo il Firenze deve cercare di battere la fortissima (quasi insormontabile nella propria tre quarti) difesa del Sorms e ci prova con un numero incredibile di tiri da fuori, soprattutto di Masi dalla destra e di Succi dalla sinistra.
Al 2° Pieri ruba palla, serve Lo Conte la cui conclusione è deviata in angolo. Sugli sviluppi ancora Lo Conte, ieri tra i migliori, ma niente di fatto.
Pericolosissimo anche il Sorms, al 7° in contropiede: Maone serve Tilesi, ma il tiro di quest'ultimo finisce fuori sprecando un'occasione favorevolissima per allungare il vantaggio.
Stavolta la regola valsa prima per il secondo gol di Pelitti funziona, anche se con ben tre minuti di distanza tra i due episodi, per i padroni di casa ed il gol stesso, firmato da Succi, assomiglia molto a quello dell'1-2: il n°2 biancorosso si accentra dalla sinistra e, da otto-nove metri, batte Lavacchi.
Il Firenze comincia a crederci ed intensifica il suo gioco d'attacco rendendo al contempo più pericoloso il contropiede del Sorms.
Tant'è che nel giro di cinque minuti, al 12° ed al 17°, sono ben due gli interventi miracolosi di Caponi rispettivamente su Maone e Baroglio lanciati a rete.
I padroni di casa, come detto, ci provano esclusivamente da fuori e solo poche volte centrano la porta. In una di queste occasioni, al 18°, Landi colpisce pieno il palo alla sinistra di Lavacchi; sulla respinta si accende una mischia e tutto finisce con una carica sul portiere fischiata a Fabbri.
Molto più nitida l'azione del 19° con Pieri che, dalla fascia destra, lancia sul secondo palo Lo Conte: il capitano è, purtroppo, in ritardo ed il pallone va sul fondo.
Non ci resta quindi che aspettare un'altra magia di Mirko Succi. E la magia arriva, al 24°: Lo Conte ruba palla a centrocampo, fa qualche metro e serve Succi il quale non si fa pregare e la mette alla sinistra del portiere.
Il primo svantaggio dell'incontro obbliga il Sorms a scoprirsi di più ed il fatto che si trovino a cinque falli già da qualche minuto induce all'ottimismo.
Invece no, il Firenze non riesce a costruire più niente e subisce l'assalto degli avversari e, dopo che al 25° Pelitti si è fatto ammonire per proteste, per ben tre volte, al 28°, al 30° ed al 32° Maone ha la palla del pareggio.
Nella prima occasione ruba palla a Succi per poi tirare fuori, alla destra di Caponi; nella seconda trova lo spazio da posizione centrale, ma la conclusione si spenge dalla parte opposta alla precedente; infine, nei minuti di recupero, prova ancora dal centro rimediando, sulla deviazione sopra la traversa da parte dell'estremo difensore gigliato, un angolo.
Il patatrac è comunque in agguato: all'ultimo minuto di recupero Matrisciano sfugge a Pelitti che lo trattiene per la maglia; l'arbitro ha già la mano al taschino, ma poi si ricorda che il n°8 del Sorms è già stato ammonito e non fischia neppure il fallo che sarebbe valso il tiro libero per il Firenze.
Pochi altri secondi ed il fallo lo commette Succi. In quest'occasione il direttore di gara non indugia e per Bassi c'è l'occasione di pareggiare dai nove metri.
Il tiro non è irresistibile, ma la sfortuna vuole che la deviazione di Caponi termini, pian pianino, nella propria porta: 3-3 e beffa clamorosa.
Al di là di ogni accenno di polemica contro il Sorms, che ha comunque fatto la sua partita e non ha rubato assolutamente nulla, è chiaro che, senza questo bizzarro comportamento arbitrale il Firenze si sarebbe trovato con due punti in più e, forse, ancora in corsa per un primo posto, oramai saldamente nelle mani del Livorno 94, vitttorioso anche contro la Coop Atlante.
Certo, di problemi in casa biancorossa ce ne sono quanti vogliamo: manca da sempre un vero cecchino sotto porta (alla Moretti, per intendersi) e l'infortunio di Buchetti sta privando la squadra di un giocatore capace di velocizzare il gioco quel tanto che basta per rendere meno prevedibile un attacco troppo spesso senza idee e penalizzato da un gioco statico senza palla.
Adesso è però più che mai necessario dimenticare gli insuccessi e star vicini alla squadra aiutandola ad accettare che il traguardo della stagione si sia "ridotto" a quello di vincere i playoff.
Sperando che, più che un po' di fortuna sulla quale chi è veramente forte non deve mai fare affidamento, torni un po' più di serenità.
E che ora, già da venerdì prossimo col Tripetetolo, trionfi su tutti i sentimenti la voglia di riscatto... [MG]
 
Marcatori: 4°,28° Pelitti(S); 11° Lo Conte(F); 40°,54° Succi(F); 64° Bassi(S)
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