23 marzo 01 - Tripetetolo 97 - Firenze C5 2-5 (0-2)
LASTRA A SIGNA - Finisce a Lastra a Signa il più lungo periodo senza vittorie (una sconfitta ed un pareggio) di questo campionato per l'ex-capolista Firenze.
Arrivano così, dalla sfida col Tripetetolo, tre punti importantissimi anche perchè servono ad ingrassare un bottino esterno che, nel girone di ritorno era fermo, fino ad ieri sera, ad un pareggio, col San Quirico, e ad una vittoria, col Livorno C5.
E' possibile dire che il successo dei biancorossi di Barbieri non sia mai stato in discussione, sebbene per il primo gol si sia dovuto attendere fino al 22° del primo tempo.
Prima di allora partita tenuta a ritmi bassi da entrambe le squadre, molta circolazione di palla da una parte e dall'altra, ma Firenze più spesso al tiro.
I fiorentini sfruttano, infatti, maggiormente la propria abilità nello smarcarsi e nell'incunearsi nei varchi lasciati aperti dalla difesa del Tripetetolo la quale è tenuta alta, appunto, dall'insistita e veloce circolazione di palla praticata a centrocampo da Succi e compagni.
Il taccuino, anche grazie all'attenta difesa orchestrata da un sempre più convincente Andrea Masi, ma nella quale sono irrinunciabili anche gli apporti dei vari Landi, Pieri e...Mugnaini (inizialmente schierato come ultimo uomo), si riempie esclusivamente di occasioni a favore degli ospiti che, tanto per cominciare, pagano subito il loro tributo settimanale al palo.
Lo colpisce al 3° Mugnaini con una botta da dieci metri circa che va ad infrangersi sul legno alla sinistra di Arrighi.
E' poi il turno di Masi (5°) che si libera fintando e va al tiro, ma centralmente, e l'estremo difensore del Tripetetolo può bloccare la conclusione. Così come accadrà tre minuti più tardi al termine di una veloce triangolazione tra Pieri e lo stesso Masi, con ancora lui al tiro.
Al 9° si vede anche Succi: insidioso il suo diagonale che va a lambire il palo più lontano con Arrighi ormai battuto.
Di nuovo Succi al 13° quando lancia in profondità Landi il cui tiro vale però solo l'angolo, ma molto più bella è l'azione che, al 18°, vede protagonisti Lo Conte, Pieri e Molinari: con due passaggi il n°3 biancorosso è messo in condizione favorevolissima per segnare, senonchè viene anticipato dal portiere e l'azione si spegne.
Ci si avvicina comunque al gol che, come detto, arriva al 22° ad opera di uno dei giocatori del Firenze attualmente più prolifici in fase offensiva: Marco Lo Conte.
L'imbucata di Molinari dal lato destro della metà campo è straordinariamente precisa, mentre il capitano gigliato è lesto come al solito: Arrighi non può nulla per evitare la deviazione sul secondo palo ed il vantaggio per il Firenze.
La segnatura da più vigore agli ospiti che si rendono ancora due volte pericolosi con le azioni degli appena entrati Matrisciano e Caristia. Quest'ultimo non trova il gol prima al 25°, quand'è lanciato in pallonetto e conclude al volo molto fuori dallo specchio della porta, e poi al 27°, quando invece è servito davanti alla porta e si fa respingere la deviazione dall'estremo difensore.
Rimedia comunque Mugnaini nel secondo dei tre minuti di recupero quando, presa palla a metà campo, si trova solo davanti al portiere e lo batte con un preciso sinsitro in diagonale.
Il secondo tempo comincia com'era finito il primo e cioè col Firenze che segna ancora.
Stavolta a servire Lo Conte, ancora una volta appostato sul secondo palo, è Pieri che, ricevuta a sua volta la palla da Landi, dribbla un avversario e si libera così per il prezioso assist.
Per il capitano del Firenze potrebbe essere addirittura tripletta al 6° quando si invola da metà campo e tira quand'è ancora in corsa. Arrighi riesce però a deviare sopra la traversa.
Al 10° l'azione più pericolosa del Tripetetolo con Dini che colpisce il palo alla destra di Caponi dalla breve distanza.
Tre minuti dopo c'è paura per Matrisciano che esce malconcio da un contrasto: il preoccupante urlo di dolore è per l'ennesima botta presa alla caviglia sinistra, ma fortunatamente uscirà dal campo, pur zoppicando, ma sulle sue gambe.
Ma, mentre il Principe è ancora a terra affidato alle cure di Scapicchio, Succi restituisce il sorriso al Firenze intervenendo sulla respinta di Arrighi sul tiro di Molinari, servito in profondità dallo stesso Succi.
Il Tripetetolo prova allora il tutto per tutto e fa uscire il portiere, sostituendolo con Bonanni, per giocare i minuti restanti con cinque attaccanti.
Succede così che al 18° lo stesso Bonanni perde palla. Succi è solo, a metà campo, con la palla tra i piedi e la porta vuota davanti, ma preferisce non tirare e passare la sfera ad un compagno, si presume per farlo segnare al posto suo.
Il gesto può essere però equivocato ed è Colzi in particolare a risentirsi di quella che può essere interpretata come una presa in giro. Per fortuna alla fine prevalgono il buonsenso e l'intelligenza e gli animi, da una parte e dall'altra, si calmano restituendo alla partita quel clima di estrema correttezza che l'ha accompagnata dall'inizio alla fine registrando, tra l'altro, un numero veramente esiguo di falli.
La partita va avanti con i padroni di casa che, con un uomo in più davanti, fanno molto più gioco di prima e si rendono più spesso insidiosi, rubando un numero maggiore di palloni e costruendo di conseguenza più azioni d'attacco.
Prima di arrivare al gol, però, i locali devono pagare dazio per l'uso di questa tattica estremamente rischiosa e, se al 20° Masi si fa intercettare la deviazione, sul secondo palo, di un assist di Mugnaini, non c'è scampo al 24° quando Succi ruba di nuovo palla a Bonanni e da metà campo centra il bersaglio.
E' 0-5, ma il finale sarà tutto per il Tripetetolo ed in particolare per il suo n°4, Romani, che, per ben due volte nel giro di due minuti (27° e 29°), riuscirà a battere Caponi dalla breve distanza modellando in questo modo il definitivo risultato di 2-5.
Poco da aggiungere alla cronaca di questa gara se non che nel finale i fiorentini hanno cercato con insistenza il gioco sul secondo palo pur avendo dovuto rinunciare, per diversi minuti, a due elementi molto abili nel praticarlo come Masi e soprattutto Lo Conte, lievemente infortunatisi.
Per i due c'è da spendere qualche parola in più dal momento che sembrano i giocatori del Firenze più in forma in questa delicata fase del campionato.
Campionato che ora ci propone la sfida casalinga col Wild Duck. Partita assolutamente da vincere per conservare il vantaggio sulle inseguitrici, prima fra tutte la Coop Atlante attesa ancora dal recupero della partita di Poggibonsi.
Con la speranza che, per le fasi calde del torneo, Barbieri abbia a disposizione anche gli ormai infortunati cronici Garbin e Buchetti, anche ieri in "tribuna", ma sicuramente più utili (e quanto!) sul terreno di gioco. [MG]
 
Marcatori: 22°,33° Lo Conte(F); 32°pt Mugnaini(F); 44°,54° Succi(F); 57°,59° Romani(T)
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